Le pavimentazioni in resina sono utilizzate prevalentemente nelle costruzioni industriali e commerciali ad alto calpestio. Sempre più spesso, però, è facile trovarle anche in contesti privati, soprattutto per i pavimenti esterni. Quando scegliere questa soluzione e come trovare il prodotto giusto per le tue esigenze? Te lo spiego in questo articolo.
Una pavimentazione per esterni deve poter resistere a numerosi fattori:
Ecco perché è necessario poter contare su materiali abbastanza elastici da sopportare la differenza di calore tra il giorno e la notte, e al contempo stabili per resistere al peso e al passaggio dei veicoli (soprattutto se parliamo di pavimenti carrabili).
Elasticità e stabilità fanno fatica a convivere insieme. Ed è proprio per questo che le resine sono tra i prodotti più indicati per rispondere a queste esigenze, in quanto vengono posati a strati (di solito tre): uno a contatto con il terreno, uno centrale per assorbire le vibrazioni e sostenere il peso e uno, superficiale, per dare la colorazione desiderata.
Le resine sono materiali sintetici che derivano dalla polimerizzazione di monomeri acrilici con particolari caratteristiche di elasticità, antistaticità, impermeabilità e durevolezza. Possono essere applicate su pavimentazioni già esistenti senza causare grandi aumenti di spessore e consentono di aumentare l'idrorepellenza e ridurre la scivolosità delle superfici, quindi sono perfette per vialetti, cortili e porticati.
Sul piano estetico sono disponibili molte nuances che si armonizzano con lo spazio circostante ed è quindi facile abbinarle alla casa e agli arredi esterni. Tuttavia presentano uno svantaggio: con il trascorrere del tempo sono più soggette, rispetto ad altri materiali come il gres, a crepe e microcrepe.
Vediamo ora quanti e quali tipi di resine puoi trovare in commercio e come orientarsi nella scelta.
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