In alcuni casi, come negli esercizi pubblici, è obbligatorio installare un pavimento antiscivolo per garantire sicurezza a chi transita nei locali. In casa, invece, è un'accortezza in più da avere, soprattutto quando si deve scegliere il pavimento del bagno o dei vialetti esterni. Continua a leggere per scoprire quali sono le caratteristiche e le certificazioni che permettono la classificazione dei pavimenti antiscivolo, in base alla pendenza e al luogo in cui vengono posati.
INDICE DEI CONTENUTI:
Pavimento antiscivolo: cos'è
Certificazioni per pavimenti antiscivolo
Pavimento antiscivolo per interni, uso domestico
Pavimentazione antiscivolo per esterni e bordo piscina
Pavimenti antiscivolo e antisdrucciolo per uso commerciale
Per ottenere un pavimento antiscivolo è necessario rivestire o trattare la superficie con un materiale che assicuri maggior aderenza e forza d'attrito, così da evitare il rischio di scivolamenti. Questo tipo di pavimentazione è indicato in tutti questi contesti in cui il pavimento sdrucciolevole può rivelarsi pericoloso e causare cadute.
In casa, all'esterno o nei luoghi pubblici ci sono delle zone in cui è consigliato optare per pavimenti antiscivolo:
Prima di analizzarle una per una, vediamo quali caratteristiche devono avere le piastrelle antisdrucciolo.
Per catalogare e classificare i materiali antiscivolo vengono usati due diversi parametri: il coefficiente di scivolosità e il coefficiente di attrito di piastrelle. Questi due valori si rifanno a due diverse certificazioni, la DIN 51130 e la DIN 51097.
La DIN 51130 stabilisce gli standard e le caratteristiche che devono avere i pavimenti antiscivolo, per il transito di persone che indossano calzature. Il grado di rischio scivolamento (indicato con R) aumenta all'aumentare dell'inclinazione del pavimento.
La Certificazione DIN 51097 stabilisce, invece, le caratteristiche dei pavimenti antitrauma e anticaduta per gli ambienti in cui è presente acqua e dove il calpestio del pavimento avviene a piedi scalzi.
In questo caso i gruppi di valutazione sono:
A queste due norme si aggiunge poi la UNI EN 14231:2004 che stabilisce il grado di resistenza allo scivolamento per le pavimentazioni in pietra naturale, per qualsiasi ambiente.
In ambito residenziale i pavimenti antiscivolo vengono utilizzati prevalentemente in quelle stanze della casa dove è più facile siano presenti acqua, liquidi, umidità o ci sia il rischio di scivolare.
Stiamo parlando ovviamente del bagno e della cucina, ma anche dell'ingresso e delle scale.
Spesso si pensa che un pavimento di questo tipo sia esteticamente poco bello da vedere, ma in realtà esistono tantissimi materiali che offrono prestazioni elevate e, allo stesso tempo, finiture di pregio. Pensa al gres porcellanato, un materiale impermeabile, resistente alle abrasioni, semplice da pulire e igienizzare e, soprattutto, antiscivolo e antisdrucciolo, disponibile in tantissimi colori e finiture.
Come sfruttare il gres porcellanato per arredare un bagno moderno.
In commercio è possibile scegliere tra piastrelle con diverso grado di attrito, a seconda della zona in cui vanno posate.
Un altro contesto in cui il grado di scivolosità va controllato e limitato è la doccia. Il piatto doccia, soprattutto quello a filo pavimento, deve rispettare precisi parametri di pendenza ed evitare che le persone scivolino entrando e uscendo dal box.
Nella scelta dei pavimenti per il bagno è quindi fondamentale privilegiare materiali che assicurano massimo attrito, soprattutto quando ci si trova a piedi nudi su una superficie bagnata.
FOTO SAVOIA DORSET
Quelle in foto sono piastrelle in gres porcellanato effetto cemento con coefficiente di scivolosità R11 che possono essere utilizzate sia per il pavimento sia per il rivestimento degli ambienti.
Come abbiamo visto, in tutte quelle situazioni in cui la presenza di acqua o la pendenza possono causare scivolamenti, è necessario assicurare un efficiente grado di attrito.
La pavimentazione esterna è particolarmente soggetta a scivolosità, in quanto esposta alle intemperie (pioggia, neve, ghiaccio), per questo è importante scegliere materiali che assicurino stabilità al transito.
Che si tratti di una veranda, del marciapiedi attorno alla casa, del pavimento per il balcone o di un vialetto in mezzo al verde, la scelta del pavimento da esterni migliore dipende dalle situazioni d'uso, dallo spazio e dalle condizioni climatiche della zona. I vialetti del giardino, ad esempio, spesso sono realizzati in pendenza in quanto seguono la conformazione del terreno. Per questo è importante che l'aderenza sia elevata.
Pavimenti per esterni: meglio in pietra o in legno?
Lo stesso vale per il pavimento del bordo piscina. Qui, oltre alla sicurezza, è necessario anche puntare sulla resistenza nel tempo, sulla praticità d'uso e sulla facilità di igienizzazione.
SAVOIAITALIA
Anche in questo caso il gres porcellanato è uno dei 3 materiali ideali da mettere vicino alla piscina. Quello che vedi in foto, in particolare, è un gres effetto legno resistente, impermeabile, facile da pulire e che non necessita di trattamenti e manutenzioni. E ovviamente antiscivolo!
Per gli esercizi commerciali, invece, la normativa è ancora più stringente. Il D.lgs. 81/2008 art. 63 Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro prevede che in ogni ambiente di lavoro, nei pubblici esercizi e in generale in tutti i luoghi aperti al pubblico sia presente un pavimento antiscivolo.
I pavimenti dei locali devono essere fissi, stabili ed antisdrucciolevoli nonché esenti da protuberanze, cavità o piani inclinati pericolosi (Allegato IV).
In molti casi, in alternativa ai pavimenti in ceramica vengono utilizzati pavimenti in resina con superfici antiscivolo fino al R13, che garantiscono al contempo inalterabilità, impermeabilità e azione batteriostatica.
Pensa agli spogliatoi delle palestre e delle piscine: si tratta di zone ad elevato rischio di scivolamento, dove è obbligatorio poter contare su un pavimento ad elevate prestazioni antiscivolo, a piedi nudi o calzati.
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