Il parquet e, più in generale, il pavimento di legno è stata per decenni la scelta più frequente delle famiglie, delle ditte e dei progettisti per quanto riguarda la zona notte.
La zona notte necessita infatti di particolare comfort perché è dove i bambini, ma anche gli adulti, camminano scalzi o solo con i calzini e sentire un pavimento freddo è spiacevole. Inoltre, il legno nella zona notte ha generato condizioni ambientali di maggior benessere, isolando meglio le stanze dal freddo.
Poi però le tecnologie legate all’edilizia si sono evolute: le case oggi sono protette dal cappotto e ha cominciato a diffondersi il riscaldamento a pavimento o cosiddetto pavimento radiante. Che sia ad acqua o elettrico, il riscaldamento a pavimento ha rivoluzionato il modo di pensare al pavimento della zona notte.
Il calore diffuso e il piacere di camminare su una superficie tiepida non sono più legati al pavimento di legno e ora ci si può sbizzarrire sulla scelta dei materiali per la zona notte, purché compatibili con le possibili dilatazioni termiche causate dall’impianto sottostante.
Il pavimento in gres è largamente richiesto: si tratta di un rivestimento sottile, di pochi millimetri, che consente al calore di essere diffuso in maniera costante ed omogenea. Le piastrelle rettificate permettono una fuga di 2-3 millimetri, il tanto che basta a prevenire deformazioni o crepe derivanti dal riscaldamento sottostante.
Il gres viene prodotto in moltissimi formati ed effetti per ricreare anche il pavimento ad effetto legno, volendo. Oppure si può optare per effetti marmo, pietra o cemento e nelle tonalità che piacciono di più e che meglio si armonizzano con tutto il contesto dell’arredamento.
Un elemento naturale, come la pietra, è rimasto escluso dalle zone notte fino all’arrivo dell’impianto a pavimento.
La pietra ha una bassa resistenza termica, permette un riscaldamento radiante omogeneo e non soffrirà di fessurazione o rotture, con l’unico accorgimento di prevedere dei giunti di espansione termica calcolati da chi poserà il pavimento. Come il gres, permette grande comfort ma non riproduce effetti estetici di altri materiali. Quindi piace, o non piace.
Il riscaldamento a pavimento non preclude comunque un pavimento in legno che dovrà solamente essere posato in maniera diversa e più adatta alle sollecitazioni legate al calore dell’impianto idraulico nel quale scorre l’acqua calda.
Per il pavimento della zona notte non è da tenere in considerazione solo il comfort. Nella zona notte abbiamo anche le stanze dei bambini che giocano, strisciano le macchinine e altri giocattoli; inoltre, spesso troviamo anche le zone studio per i ragazzi e i genitori con sedie con le ruote che mettono a dura prova i pavimenti.
Vista la larga diffusione dello smart working e delle attività didattiche e formative a distanza, è ancora più importante valutare bene la resistenza del pavimenti all’usura nel corso del tempo anche per quello che concerne la zona notte.
Il gres resiste senza problemi sia alle gare di macchinine che allo strisciamento delle sedie da ufficio-studio. Vuoi anche altri suggerimenti per scegliere la pavimentazione giusta per la zona notte? Abbiamo creato una guida gratuita che puoi scaricare qui sotto dove ci sono idee e spunti sia di carattere tecnico che estetico.
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