È il più richiesto del momento, perché è disponibile in moltissime varianti: il gres porcellanato è il materiale giusto anche per i pavimenti della cucina?
Si trova in moltissimi contesti applicativi, sia interni che esterni ed è disponibile anche per rivestimenti a parete, non solo per i pavimenti. Questa sua versatilità lo rende adatto per ambienti “difficili”, soggetti a umidità, alla caduta di oggetti, allo strisciamento continuo dovuto al calpestio o allo spostamento di oggetti oppure sedie.
Il gres porcellanato è un tipo di ceramica che grazie al particolare processo di lavorazione risulta particolarmente resistente.
Le piastrelle in ceramica smaltate sono formate da due elementi che sono ben distinguibili in sezione: c’è un supporto interno chiamato biscotto e uno strato superficiale smaltato.
Il gres porcellanato è formato dalle stesse componenti in termini di materie prime che però rimangono omogenee: tutto lo spessore viene colorato (colorazione in massa) e la superficie può avere qualsiasi tipo di finitura o formato.
La struttura finale è estremamente compatta e poco porosa.
Le materie prime (argilla e sabbia di base, più altri composti che influiscono sulla colorazione) vengono polverizzate e cotte a 1.100-1.200 gradi per far avvenire il processo di ceramizzazione dell’impasto che si compatta e diventa resistente, indeformabile e durevole.
La forma del gres dipende dallo stampo che può essere di qualsiasi misura: quadrata, rettangolare, esagonale, grande o piccola. Si fanno lastre anche di 320 centimetri per coprire un’intera parete, questo perché i forni arrivano anche a 140 metri.
I formati più frequenti nel 2021 sono 30x60, 60x60, 90x90, 120x120, 120x60, ma si possono raggiungere i 120x260 o 160x320 con spessori di circa 6 millimetri. Invece, per il gres porcellanato effetto legno, i formati più frequenti sono i listoni che ricordano infatti i listelli del parquet.
La cottura compatta la piastrella che alla fine può essere rettificata permettendo una posa con fuga minima.
Tutto questo processo rende il gres adatto a resistere all’esterno e particolarmente funzionale agli utilizzi interni.
Il gres non è poroso, quindi risulta insensibile al ghiaccio e all’umidità e, utilizzato in cucina, lo rende facilmente pulibile perché non si macchia. Non assorbe le macchie di olio o l’acido del sugo di pomodoro e questo lo rende particolarmente adatto alla cucina, ma anche agli ambienti esterni che possono essere facilmente puliti dallo sporco lasciato da animali domestici, uccelli, macchie d’olio dell’auto, caduta di frutti dagli alberi, eccetera.
Per questi motivi il gres porcellanato viene impiegato per il rivestimento di qualsiasi ambiente, cucina inclusa. Andrebbe benissimo anche per la cucina e la sala di un ristorante.
La pulizia ordinaria del gres porcellanato non richiede alcun accorgimento particolare: i comuni detersivi che si trovano in commercio, normalmente addizionati all’acqua, puliscono efficacemente il gres senza rovinarlo.
Conoscere meglio i materiali da utilizzare all’interno della casa o del cantiere ti permetterà di fare una scelta lungimirante. Per questo abbiamo scritto una guida, che puoi scaricare gratuitamente, alla scelta dei pavimenti e dei rivestimenti in base allo stile, agli ambienti e ai materiali.
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credits foto Marca Corona
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